Ti imbianco le pareti, in cambio mi offri un
weekend con colazione compresa. Che idea geniale!
Ho conosciuto solo ora,
grazie al passaparola in rete, questa iniziativa che si ripete da ormai sei
edizioni e che, secondo me, è il modo più social dei social di condivisione e “umanizzazione”
del lavoro.
Dal 17 al 24 novembre è possibile barattare le proprie capacità di
elettricista, idraulico, traduttore, progettista web, cuoca, sarto, imbianchino,
e non solo, anche il proprio ipad, fumetti, abbigliamento e quant’altro, con l’ospitalità di circa 800 B&B in tutta
Italia. Un lavoretto o un oggetto barattato in cambio di un po’ di giorni di
relax mi sembra il modo più democratico per permettere anche a chi è costretto
a combatte tra mille sacrifici, di concedere
a sé e alla propria famiglia una gita fuori porta e, nello stesso tempo, permettere
ai piccoli/medi B&B di ottenerne una pubblicità a costo zero per
risollevarsi dalla crisi che li costringe molto spesso ad abbandonare il sogno
di questa attività.
Quindi nessun bonifico, assegno o pagamento. Il contatto
umano torna a essere tangibile.
Sul sito internet www.settimanadelbaratto.it è
possibile consultare la “Lista dei desideri dei B&B”, in cui suddivisi tra
le varie categorie ci sono le richieste per cui è possibile barattare il
soggiorno. Nella sezione “Proposte dei viaggiatori”, invece, è possibile
inserire la propria proposta di baratto. Incontro domanda-offerta in stile
medioevale ma estremamente moderno.
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