domenica 7 dicembre 2014

Al Gianforno


Sogno o son d’esta ?1? Credo di aver attraversato Ponte Milvio ed essermi ritrovata improvvisamente in una patisserie sulla Senna, o forse in un Delicatessen danese, non sono sicura di essere ancora a Roma…devo aver sbagliato bus. 
Ah no…all’ingresso quel “bella regà” mi fa tornare alla realtà. Largo Maresciallo Diaz, di fronte a me Ponte Milvio, alla mia sinistra il Foro Italico e più avanti la Farnesina, sono ancora in Italia, ma che spettacolo allora! 
Il Gianfornaio, una pasticceria/panetteria, un bar/snack bar, una pizzetteria/sala da the. Tutto in un’armonia di farina, zucchero e profumi delicati. Niente stona in questo posto, le insegne che indicano i vari settori sono in pasta di pane, così come le indicazioni “uomo/donna” alla toilette. E i decori natalizi, anche quelli di pane, rappresentano alberelli decorati e stecche di cannella. Una tonalità color biscotto che invita a sedersi, sorseggiare un caffè e ammirare il ponte…o come me, invece, le vetrine! 
In ordine, reparto frolle al taglio, biscotti secchi in ampolle, biscotti farciti, distese di lingue di gatto e meringhe in ogni forma e tipologia, pizze in placca servite su piccole tavolozze di legno, bruschette e taralli rustici, pasticceria tradizionale, panettoni e pandori (da mezzo chilo a 10 kg), cioccolata e cioccolatini artigianali, assortimento di the, tisane e infusi con tanto di bollitore e servizio vintage. 
Le persone sembrano felici di entrare e ancor più di uscirne con un sacchettino pieno. Io invece mi accontento di un caffè Illy (ottimo) accompagnato da piccola pasticceria secca dal gusto come fatto in casa. C’è odore di buono in questo posto, ma nessun profumo eccessivo o prevalente, così lo stomaco e la vista sono portati istintivamente a scegliere. La saletta laterale somiglia ad uno Sturbucks all’italiana, più accogliente, senza wifi, con studenti giovanissimi chinati su libroni di anatomia, accanto a piccole tazze di caffè espresso. Decisamente e meravigliosamente Made in Italy.

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